E’ stato reso disponibile dal CLSI il nuovo Standard di Interfaccia per gli Strumenti Diagnostici in Vitro di Nuova Generazione.

Il Clinical & Laboratory Standards Institute (CLSI) è un’associazione senza scopo di lucro dedicata alla promozione dell’eccellenza nella medicina di laboratorio. In un comunicato comparso sul sito dell’Associazione i giorni scorsi, è stata comunicata la disponibilità dell’interfaccia strumentale del CLSI (AUTO16) per la diagnostico in vitro di nuova generazione che si applica allo scambio di dati dei test analitici tra strumenti diagnostici in vitro ed i sistemi informatici sanitari. AUTO16 costituisce uno standard destinato all’applicazione globale sviluppato attraverso il processo di consenso del Clinical and Laboratory Standards Institute. Il documento analizza le sfide legate alla connettività presenti nei laboratori medici. AUTO16 sfrutta il lavoro del consorzio IVD Industry Connectivity e l’integrazione delle organizzazioni delle Healthcare Enterprise (IHE) attraverso l’uso del profilo LABEL Analytical Workflow (LAW). I vantaggi di questo nuovo protocollo di connettività del sistema IVD includono: una migliore interoperabilità attraverso l’implementazione di moderni protocolli di connettività per l’assistenza sanitaria e le tecnologie di rete; un’interfaccia più coerente tra strumenti con capacità diverse; la riduzione sostanziale dei costi e dei tempi di installazione della connettività, una migliore integrità dei dati dei risultati del paziente; un flusso di dati dei pazienti standardizzato con la IVD e dell’ordine delle fasi dei test del controllo di qualità e dei risultati tra strumenti, del middleware e dei sistemi informativi del laboratorio o dei sistemi di automazione di laboratorio; il supporto per i flussi di lavoro delle comuni determinazioni come, ad esempio, il test riflesso. La disponibilità di notevoli risorse da utilizzare durante l’implementazione e il dosaggio.