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5 dicembre 2019

L’importanza degli indici NLR e PLR

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La risposta infiammatoria legata al cancro gioca un ruolo nello sviluppo e nella progressione di alcune patologie maligne. D’altra parte, la progressione della risposta immune adattativa durante l’infiammazione cronica può favorire la promozione della crescita del tumore, l’angiogenesi, e la sopravvivenza delle cellule tumorali.

Il cambiamento dei parametri ematologici riflette l’infiammazione sistemica così come la proteina C reattiva, le citochine pro infiammatorie, la conta totale dei WBC e il rapporto PLT/LYM sono stati correlati con una prognosi sfavorevole nei pazienti affetti da cancro.

Gli elevati rapporti neutrofili -linfociti ( NLR ) e piastrine-linfociti ( PLR ) sono marcatori di infiammazione dell’ospite e sono associati a una sopravvivenza generale ( OS ) peggiore in diversi tipi di tumore.

A questo proposito l’immunità cellulo mediata può essere riflessa nella conta linfocitaria, mentre l’infiammazione sistemica può essere suggerita da una spiccata neutrofilia.

Di conseguenza il rapporto Neutrofili/ Linfociti (NLR), calcolato come conta dei neutrofili  divisa per la conta dei linfociti, può presentarsi come un marcatore di infiammazione facilmente misurabile e poco costoso.

In letteratura ormai sono presenti studi  diretti  e risultati di almeno due  meta analisi che attestano al rapporto NLR un ruolo significativo come indicatore di prognosi sfavorevole per soggetti affetti da tumori gastrointestinali, renali, ginecologici e polmonari.

Nella cornice del carcinoma mammario, i risultati di studi clinici pubblicati in relazione alla possibile prognosi sfavorevole sono controversi.  Una meta analisi che include studi pubblicati dal 2012 al 2014 ha dimostrato che un elevato NLR è fortemente associato ad una scarsa sopravvivenza. I dati riguardano soprattutto la popolazione femminile di origine asiatica.

Studi più recenti  condotti in soggetti di sesso femminile con cancro al seno, privo di metastasi, istologicamente  comprovati in fase iniziale, hanno dimostrato una significativa correlazione tra valori di NRL e prognosi sfavorevole in soggetti di popolazione caucasica. Nonostante sembri apparentemente semplice la relazione tra NLR e out come in soggetti affetti da tumore è un processo complesso e multifattoriale , non del tutto completamente compreso.

In termini semplici, un elevato rapporto NLR potrebbe riflettere il ruolo chiave dell’infiammazione  sistemica,  nell’intensificazione dell’angiogenesi , nella crescita tumorale e nello sviluppo delle metastasi. La neutrofilia associata al cancro si è rivelata responsabile di un rimodellamento della matrice extracellulare che, a sua volta, porta al rilascio di fattori di crescita di base per fibroblasti, migrazione di cellule endoteliali e dissociazione delle cellule tumorali.

Un alto rapporto piastrine-linfociti (platelet-lymphocyte ratio, PLR) nel sangue periferico è associato a una sopravvivenza inferiore delle pazienti con carcinoma mammario trattate con chemioterapia neoadiuvante.

Gli analizzatori Mindray SERIE 6, BC-6000, BC-6200 e BC-6800 PLUS  forniscono direttamente questi parametri ad ogni determinazione

  • La misura del rapporto neutrofili/linfociti ratio (NLR) è un nuova, semplice , ed economica opzione ,  adatta per identificare con uso routinario  la presenza di infiammazione.
  • PLR è indice di infiammazione, adatto ad un utilizzo in routine
  • PLR è un biomarcatore che combina l’apparente stato pre-infiammatorio e profilattico del cancro con la resistenza endogena residua del cancro stesso

Similitudini:

  • NLR e PLR sono marcatori di infiammazione sistemica.
  • NLR e PLR hanno dimostrato di essere affidabili e convenienti, offrendo prospettive promettenti nella diagnosi e nella cura dei tumori.

Comparazione:

  • Il rapporto Neutrofili/linfociti è un biomarcatore di risposta infiammatoria più sensibile che il rapporto piastrine/linfociti  nella valutazione della prognosi del cancro  non asportabile chirurgicamente.