Controlli di qualità
Il Controllo di Qualità in un Laboratorio di Analisi Cliniche è parte integrante di quel processo di miglioramento della Qualità nato negli anni ’30 del secolo scorso con l’ormai famosissimo e universalmente citato Shewhart. Questo processo è venuto a confluire ai giorni nostri con le esigenze normative richieste ai Laboratori per l’accesso alle varie Certificazioni e Accreditamenti istituzionali, integrandosi con i requisiti tecnici del Sistema di Gestione per la Qualità. Il Controllo di Qualità Analitico si occupa di misurare e migliorare il livello di Qualità Analitica per renderlo adeguato alla rilevanza clinica (il cosiddetto “clinical outcome”) del risultato numerico che viene riportato sui referti di Laboratorio. La Medicina di Laboratorio deve quantificare con misurazioni le concentrazioni di varie sostanze endogene o esogene presenti nel nostro corpo e queste possono avere diversa rilevanza proprio a seconda della loro quantità (o variazioni della stessa): da qui risulta evidente l’importanza di fornire ai clinici dei numeri “significativi” in maniera commisurata alla sostanza stessa e che siano di effettivo ausilio alla prevenzione e cura del Paziente. Il Controllo di Qualità si occupa proprio di questo: aiutare il Laboratorio a fornire referti con misurazioni accurate e quindi attendibili e utili ai fini clinici. Le due modalità operative del Controllo di Qualità in Laboratorio sono il C.Q.I. e la V.E.Q.