Laser (1960)
Un dispositivo ottico rivoluzionario
Laser è l’acronimo inglese di Light Amplification by the Stimulated Emission o Radiation (amplificazione di luce tramite emissione stimolata di radiazione). Oggi i laser fanno parte della nostra vita quotidiana. Sono presenti nei lettori CD e DVD così come nei lettori ottici delle casse del supermercato. La loro capacità di concentrare la luce in un raggio estremamente definito li rende inoltre utili come bisturi per la chirurgia ottica e strumenti di precisione per il taglio dei metalli. Il loro funzionamento prevede che gli atomi di un materiale vengano eccitati mediante una fonte di energia esterna. La luce che attraversa il materiale anziché perdere forza a causa dell’assorbimento del materiale stesso, verrà così potenziata. L’amplificazione della luce è ottenuta mediante successive riflessioni dei fotoni in una cavità risonante, costituita da due specchi posti alle estremità dello strumento. Durante il percorso tra uno specchio e l’altro,i fotoni colpiscono gli atomi eccitati; la parte “eccedente “ della radiazione viene filtrata attraverso uno specchio semiargentato posto ad una estremità, e ne esce sotto forma di raggio laser. I laser sono classificati in base ai diversi materiali con cui vengono realizzati: alcuni utilizzano solidi (rubini o graniti), altri gas (elio) e altri ancora liquidi (generalmente soluzioni di colorante inorganico)
Olografia (1948)
Create le prime immagini tridimensionali
Con il termine olografia (dal greco holos, intero, e graphia, scrittura) si indica una tecnica di riproduzione che consente di ottenere immagini tridimensionali. Teorizzata nel 1948 dallo scienziato di origine ungherese Dennis Gabor, impiegato presso la Thomson-Houston di Rugby, in Inghilterra, la tecnica stentò ad imporsi per mancanza di sorgenti di luce sufficientemente pura. Gli ologrammi di Gabor contenevano infatti distorsioni causate dall’impiego di una lampada a vapori di mercurio. I primi sviluppi significativi si ebbero nel 1960 con l’invenzione del laser, che permetteva di ottenere una sorgente di luce coerente. La luce laser produce infatti una serie di impulsi di luce dell’ordine di alcuni nanosecondi, i quali permettono di congelare il movimento. La tecnologia laser favorì i primi esperimenti di memorizzazione ottica delle immagini. Il primo ologramma, che riproduceva un treno giocattolo e un uccello, risale al 1962. Sei anni dopo Stephen A. Benton mise a punto una nuova tecnica, l’olografia a trasmissione a luce bianca : gli ologrammi restituiscono una immagine tridimensionale iridescente ottenuta dai sette colori che compongono la luce bianca. Oggi l’olografia trova applicazione in molti settori; ne sono un esempio gli ologrammi iridescenti utilizzati nelle carte di credito. In passato artisti del calibro di Salvador Dalì ne hanno esplorato le potenzialità artistiche. L’olografia ha inoltre segnato la produzione cinematografica dell’ultimo ventennio del secolo scorso: che ne sarebbe di Guerre Stellari senza l’ologramma della principessa Leila che invoca aiuto o la scia luminosa della spada laser?
Tridimensionalità (2011)
Mindray rilascia sul mercato il BC-6800, il primo emocitometro con visualizzazione tridimensionale dei citogrammi attraverso la tecnologia brevettata SF-CUBE.
Con la nuova piattaforma tecnologica SF Cube, il BC-6800 è in grado di soddisfare completamente le necessità di un medio e grande laboratorio. Attraverso la tecnologia SF Cube, le cellule del sangue colorate vengono sottoposte ad una analisi 3D che utilizza le informazioni provenienti dallo scatter della luce a due angoli e dal segnale fluorescente. Attraverso il citogramma 3D , il BC-6800 non solo fornisce i parametri per un profilo CBC+DIFF, RET, NRBC, ma anche un gran numero di informazioni relative alle cellule anormali. Fornisce una formula leucocitaria fino a 6 popolazioni e dispone di una modalità dedicata per l’analisi in automazione dei Fluidi Biologici, senza necessità di trattamenti preanalitici.
http://www.medicalsystems.it/wp-content/uploads/2015/08/MP012-13-REV1-BC-6800.pdf