I fattori di crescita dei fibroblasti (FGF: Fibroblast Growth Factors) costituiscono una famiglia di fattori di crescita, regolatori chiave dello sviluppo e della riparazione dei tessuti, coinvolti nell’angiogenesi, nel processo di guarigione delle ferite, nello sviluppo embrionale e in alcune vie di trasduzione del segnale indotte dagli ormoni. Un gruppo di ricercatori internazionale, guidato dal Prof. Charles P. Venditti del National Human Genome Research Institute (NHGRI), National Institutes of Health di Bethesda, Maryland ha scoperto che un ormone, il fattore di crescita dei fibroblasti 21 (FGF21), è estremamente elevato nei topi con malattia epatica che imita la stessa condizione nei pazienti con acidemia metilmalonica (MMA), una grave malattia genomica. La MMA fa sì che, sia nel topo come nell’uomo, le vie dello stress siano attivate cronicamente e questo determina la loro incapacità di rispondere allo stress acuto. I nuovi marcatori possono prevedere con precisione quanto sia efficace una terapia, sia cellulare che genomica, per i pazienti. Sulla base di questi risultati, le équipe mediche che trattano i pazienti con MMA, determinando i livelli di FGF21, saranno in grado di valutare quanto grave sia l’interessamento epatico dei pazienti, trattarli prima che sviluppino gravi complicanze e quando indirizzare i pazienti per il trapianto di fegato. I risultati potrebbero anche far luce su patologie più comuni come la steatosi epatica, l’obesità e il diabete, scoprendo somiglianze nel modo in cui l’MMA e queste patologie influenzano il metabolismo energetico e, più specificamente, la funzione dei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule.
14 dicembre 2018
Livelli elevati di FGF21 sono un segnale di problemi epatici.
FGF21 underlies a hormetic response to metabolic stress in methylmalonic acidemia
Irini Manoli, Justin R. Sysol, Madeline W. Epping ..........& Charles P. Venditti.
JCI Insight: Volume 3, Issue 23 - December 6, 2018
https://insight.jci.org/articles/view/124351