Le raccomandazioni dei CDC per la gestione ed il trattamento delle infezioni da Candida auris

Nel sito dei Centers for Disease Control and Prevention, National Center for Emerging and Zoonotic Infectious Diseases (NCEZID), Division of Foodborne, Waterborne, and Environmental Diseases (DFWED) vengono riportate le Raccomandazioni per la gestione ed il trattamento delle infezioni e colonizzazioni da Candida Auris. La raccomandazioni sono aggiornatissime e la revisione della letteratura scientifica arriva sino al Dicembre 2018. In questa pagina web i CDC raccomandano, quando si prendono in cura pazienti con infezione da C. auris, la consulenza di uno specialista in malattie infettive. Anche dopo il trattamento delle infezioni invasive, i pazienti generalmente rimangono colonizzati con C. auris per lunghi periodi, e forse indefinitamente. Pertanto, tutte le misure di controllo delle infezioni raccomandate devono essere seguite durante e dopo il trattamento per infezione da C. auris. Per gli adulti e bambini di età ≥ 2 mesi si raccomanda la terapia iniziale le echinocandine, una nuova classe di farmaci antifungini che, diversamente dagli altri antimicotici, bloccano la sintesi della parete cellulare dei miceti patogeni. La maggior parte dei ceppi di C. Auris si trovano negli Stati Uniti sono sensibili alle echinocandine anche se sono stati segnalati isolati di echinocandine-resistenti. Poichè si è visto che questo organismo sembra sviluppare una resistenza in fretta, i pazienti in trattamento con questo antimicotico, devono essere attentamente monitorati sia clinicamente, per rilevare il loro miglioramento, che con colture di follow-up ed i test di sensibilità. Per quanto riguarda la gestione della C. auris isolata da siti non invasivi e non sterili del corpo (ad esempio, urine, orecchio esterno, ferite, campioni della via respiratoria e la cute) il documento illustra una serie di attività che dovrebbero essere messe in atto da tutti i sanitari.