Associazione tra basse concentrazioni di testosterone totale circolante e le malattie croniche

Un recente articolo da parte del gruppo di ricerca guidato da Mark Peterson, assistant professor of physical medicine and rehabilitation presso la Michigan Medicine porta all’attenzione di tutti l’importanza che possono rivestire le ridotte concentrazioni di testosterone totale non solo per quel che riguarda la salute sessuale e la conservazione della massa muscolare ma anche per la possibilità che possano associarsi anche a malattie croniche interessando gli uomini di 40 anni o di età anche inferiore. E’ infattti ben noto come la prevalenza della carenza di testosterone totale (TT) negli uomini aumenta con l’età ed è associata a numerosi effetti sul sistema muscolo-scheletrico tra cui l’osteopenia e la sarcopenia, nonché con tassi più elevati di mortalità per tutte le cause. I ricercatori hanno studiato, con questo lavoro, la prevalenza della multimobilità tra giovani uomini, di mezza età e anziani, con e senza deficit di testosterone utilizzando anche sosfisticati modelli statistici per permettere l’aggiustamento per variabili sociodemografiche chiave. Tutti sono stati sottoposti ad accertamenti per quel che riguarda l’esame obiettivo ed i parametri cardiometabolici di routine. Hanno così scoperto che la multimorbidità era più diffusa tra gli uomini con deficit di testosterone, rispetto a quelli con livelli di TT normale nell’intero gruppo (36,6% vs 55,2%; p <0,001); tuttavia, le differenze sono state osservate solo nei giovani e negli uomini più anziani. Inoltre, l'analisi secondaria ha dimostrato che sia il TT basso sia il TT moderato erano associati a multimorbidità, anche dopo aggiustamento per obesità e NGS (Normalized Grip Strength che in altri lavori è stato associato in maniera forte sia al rischio di malattia cardiometabolica che a disabilità fisiche). Le basse concentrazioni di TT e la riduzione della forza negli uomini erano indipendentemente associati alla multimorbidità a tutte le età; tuttavia, la multimorbilità era più diffusa tra i giovani e gli anziani con deficit di testosterone.