E’ stato rivelato recentemente da un gruppo di ricercatori inglesi come i risultati degli studi prospettici condotti fino a poco tempo fa sugli effetti della terapia ormonale sostitutiva (MHT) non sono corretti. Sebbene alcuni dei dati pubblicati precedentemente riflettessero la realtà dei fatti, le metodiche di ricerca erano basate sull’esclusiva valutazione delle pazienti al momento dell’analisi e non effettuavano ulteriori controlli per verificare potenziali alterazioni delle loro condizioni col passare del tempo; inoltre, le analisi non differenziavano le pazienti che erano state isterectomizzate prima della menopausa rispetto alle altre. Conseguentemente, sebbene esistano sufficienti prove scientifiche a dimostrazione di un aumentato rischio dei carcinoma mammario in seguito all’uso della terapia ormonale sostitutiva, la magnitudo di questo rischio rimaneva incerta. Una ricerca portata avanti nel londinese Institute of Cancer Research si è soffermata a determinare l’importanza del rischio del carcinoma mammario considerando le informazioni contenute nei questionari del Breakthrough Generations Study; in questo studio prospettico erano infatti contenute informazioni specifiche sull’uso accertato di MHT, sullo status di menopausa sia all’inizio che durante lo studio prospettico tramite analisi in serie, che le donne con semplice isterectomia fossero incluse nelle analisi. I risultati ottenuti hanno dimostrato come il rischio di tumore mammario aumenta con la durata dell’assunzione della MHT per periodi superiori a 14 anni; inoltre il rischio relativo di carcinoma mammario risulta essere fino a tre volte superiore nei lunghi periodi (superiori ai 10 anni) se paragonato a quanto riportato precedentemente in letteratura; infine l’utilizzo di MHT combinato anche per brevi periodi ha dimostrato di avere una maggiore influenza sul rischio relativo rispetto a quanto dichiarato in letteratura.
27 ottobre 2016
Determinati i veri rischi della terapia ormonale sostitutiva
Menopausal hormone therapy and breast cancer: what is the true size of the increased risk?
M.E. Jones, M.J. Schoemaker, L. Wright et al.
British Journal of Cancer, Jul 2016
http://www.nature.com/bjc/journal/v115/n5/full/bjc2016231a.html