E’ ben noto come l’alimentazione possa avere un notevole impatto, sia positivo che negativo, sull’organismo e sulla salute delle persone. Il consumo di grandi quantità di cibo è stato ripetutamente associato alla comparsa nelle persone di numerose e pericolose morbosità (es: accumulo eccessivo di grasso viscerale, insulino-resistenza); è stato dimostrato invece come l’ingestione di minime quantità di cibo, benché potenzialmente negativo, può portare in alcuni casi degli effetti benefici per l’organismo se effettuata con metodo. La metodica del Digiuno Intermittente, o Intermittent Fasting (IF), è un chiaro esempio di questa tipologia di dieta per cui sono stati già provati alcuni degli esiti benefici. Durante un IF l’individuo alterna dei periodi di normale assunzione di cibo con altri, lunghi dalle 16 alle 48 ore, in cui assume minime quantità di cibo o niente.L’organismo, sottoposto a questa pratica, attiva delle vie di segnalazione cellulare per rispondere allo stress potenziando, tra i vari effetti, la salute mitocondriale, la riparazione e l’autofagia del DNA, la rigenerazione basata sulle cellule staminali. Mark. P. Mattson, V.D. Longo, M. Harvie hanno discusso in un articolo sui meccanismi delle malattie e sulle disfunzione dipendenti dall’età (es: infarto, malattia di Parkinson, …) alcuni dei risultati ottenuti applicando un IF a dei topi di laboratorio e concludendo come saranno necessari ulteriori studi, effettuati anche su delle persone, prima di poter determinare l’effettiva efficacia dell’IF sulla salute dell’organismo umano.
12 gennaio 2017
Digiunare per curare la salute, prevenire e/o guarire le malattie
Impact of intermittent fasting on health and disease process
M.P. Mattson, V.D. Longo, M. Harvie
Ageing Research Reviews, Oct 2016
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1568163716302513