Le infezioni da Clostridium difficile sono in aumento negli Stati Uniti e la maggior parte di queste sembra essere riconducibile a recidive. Questo batterio, appartenente alla famiglia delle Clostridiaceae, è tra quelli più comunemente associati alle infezioni sviluppate nelle strutture sanitarie, con un costo per il Sistema Sanitario Nazionale stimato intorno ai 5 miliardi di dollari e migliaia di decessi riconducibili ad una sua infezione intestinale. James D. Lewis ed i suoi colleghi hanno condotto uno studio di coorte retrospettivo per quantificare la correlazione fra le infezioni da Clostridium difficile (CDI) e l’incidenza della recidiva (mrCDI), ricercando i maggiori fattori di rischio a cui ricondurre la crescente mrCDI. L’analisi dei dati relativi ad oltre quarantacinquemila pazienti assicurati, affetti da CDI e registrati nell’OptumInsight Clinformatics Database, ha rivelato come i fattori di rischio riconducibili a mrCDI sono differenti da quelli per la semplice CDI; in particolare, le persone esposte a maggior rischio sono quelle in età avanzata, di sesso femminile, sottoposte a cure con antibiotici o corticosteroidi o inibitori della pompa protonica. Secondo l’analisi, l’incidenza del CDI è cresciuta di circa il 42,7% nel solo periodo compreso fra il 2001 ed il 2012; al contrario ed in parallelo la mrCDI ha rivelato uno sviluppo quasi esponenziale, pari al 188,8%. I ricercatori ritengono quindi necessario lo sviluppo di nuove terapie per il trattamento della mrCDI a causa del suo rapido aumento ed un approfondimento sugli effetti collaterali riconducibili alla terapia utilizzata in questi casi ma dagli sconosciuti effetti a lungo termine.
28 luglio 2017
Esplosione di casi di contaminazione da Clostridium difficile negli Stati Uniti
Increasing Incidence of Multiply Recurrent Clostridium difficile Infection in the United States: A Cohort Study
Ma G.K., Brensinger C.M., Wu Q. et al.
Annals of Internal Medicine, Jul 2017
http://annals.org/aim/article/2636751/increasing-incidence-multiply-recurrent-clostridium-difficile-infection-united-states-cohort