I dati di sorveglianza su morbillo e rosolia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

E’ comparso nei giorni scorsi, sul sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il rapporto preliminare sulla diffusione del morbillo e della rosolia. La tempestiva sorveglianza del morbillo e della rosolia è fondamentale per il controllo della malattia. Identificare e confermare casi sospetti di morbillo e rosolia attraverso la sorveglianza consente: l’individuazione precoce di focolai, l’analisi della trasmissione in corso al fine di organizzare modalità di vaccinazione più efficaci, e stima dell’incidenza reale sottostante basata sui modelli nei dati riportati. La maggior parte degli Stati membri presenta all’OMS dei rapporti mensili su casi sospetti e confermati di morbillo e rosolia identificati attraverso i loro sistemi nazionali di sorveglianza della malattia. In generale, il numero di casi segnalati riflette una piccola percentuale del numero reale di casi che si verificano nella comunità. Molti casi non richiedono assistenza sanitaria o, se diagnosticati, non vengono segnalati. Inoltre, c’è un ritardo di uno o due mesi nei rapporti. Per questi motivi, i dati forniti nel sito dell’OMS rappresentano il vero numero di casi. I dati preliminari sulla sorveglianza del morbillo rilasciati dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) hanno rivelato un’impennata dei casi globali riportati nei primi tre mesi del 2019. I dati dell’OMS indicano casi di morbillo superiori del 300% rispetto allo stesso periodo del 2018, Gli incrementi maggiori sono stati segnalati nelle regioni africane con casi, nel continente, di aumenti del 700% rispetto al 2018. I dettagli del rapporto con i dati di sorveglianza, distribuiti per continente e per singoli stati, possono essere scaricati in formato .ppt dal sito sotto riportato.