Una indagine di Nature effettuata in diversi laboratori universitari certificati per testare il virus dimostra che il lavoro è stato ostacolato da problemi normativi, logistici e amministrativi e dalla frammentazione del sistema sanitario statunitense. Si è verificato che le cliniche hanno dovuto respingere le offerte di test dai laboratori accademici certificati perché non utilizzavano dei software compatibili o non avevano contratti con l’ospedale. I ricercatori avvertono che se tali ostacoli rimangono, i laboratori che cercano di unire gli sforzi per combattere il coronavirus potrebbero finire in uno sforzo infruttuoso. Alcuni laboratori che hanno la capacità di 2.000 test al giorno riescono ad effettuarne 1.000. La conversione di numerosi laboratori, che precedentemente erano focalizzati su altre tematiche, verso la tecnica della PCR che ha comportato la necessità di superare complesse normative federali e modificare i protocolli di biologia molecolare, tuttavia, non li ha portati a lavorare a pieno regime perché vi è una carenza di approvvigionamento o perché gli ospedali non inviano i campioni perché legati ad altri fornitori anche se i tempi per ottenere il risultato passano da 12-24 ore a tre-sette giorni. Tutto questo genera forte preoccupazione se si pensa alla necessita di testare, ad esempio, il personale sanitario ospedaliero o quello che lavora nelle strutture residenziali per anziani, che potrebbero essere ulteriore fonte di diffusione del virus. Sono stati registrati dei casi dove in molti ospedali si stanno negando o ritardando il test agli infermieri che sono stati esposti o stanno persino manifestando sintomi. Sulla base di questi dati molti propongono che venga stabilita una leadership federale per organizzare i test statunitensi, per ridurre le barriere burocratiche e logistiche.
24 aprile 2020
Il paradosso dei laboratori di analisi statunitensi che, per la diagnostica nell’ambito della COVID-19, lavorano a mezzo regime
Thousands of coronavirus tests are going unused in US labs
Amy Maxmen
Nature News 09 April 2020
https://www.nature.com/articles/d41586-020-01068-3?utm_source=Nature+Briefing&utm_campaign=d7ac20f928-briefing-dy-20200422&utm_medium=email&utm_term=0_c9dfd39373-d7ac20f928-44850601