Il saggio dei CDC per la determinazione contemporanea di chikungunya, dengue e Zika

I laboratori dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) a Puerto Rico sono riusciti a mettere a punto un saggio in grado di determinare contemporaneamente tre dei virus maggiormente diffusi nelle Americhe durante gli ultimi due anni, il chikungunya, il dengue e lo Zika. Il saggio, chiamato Trioplex, è stato sviluppato in tempi da record dai ricercatori che hanno lavorato senza pausa per tre mesi, ottenendo dei risultati che normalmente richiederebbero probabilmente fino ad uno o due anni. Gli studi sono stati condotti in modo tale che la determinazione dei differenti virus venisse effettuata mantenendo un uguale tasso di successo per ciascuna delle tre infezione, sia come saggi separati che come unico dispositivo. Una delle difficoltà maggiori è stata probabilmente quella di sviluppare un saggio per una infezione, quella del virus Zika, che ancora non era arrivata nella regione; gli studi sono stati infatti effettuati su campioni di virus Zika raccolti in altre aree. Dal momento dell’approvazione da parte della U.S. Food and Drug Administration tramite EUA (Emergency Use Authorization) e dalla sua introduzione, il saggio ha però dimostrato continuativamente la sua efficacia. Sono già previsti alcuni potenziali miglioramenti della tecnologia, soprattutto dal punti di vista selettività durante l’analisi. Il dispositivo si basa sull’identificazione di alcune specifiche proteine, o anticorpi, prodotte dall’organismo quando è presente l’infizione dei virus in esame; a causa della similitudine di alcuni anticorpi, come quelli del virus Zika e del dengue, il saggio incontra qualche difficoltà nella distinzione fra le due differenti famiglie virali. Nel più breve termine gli obiettivi principali dei ricercatori della CDC rimangono, anzitutto, quello di fornire una valutazione proattiva alle donne in stato di gravidanza che abitano in quelle aree in cui il virus Zika è diffuso e, secondariamente, quello di mantenere degli elevati standard di analisi all’interno dei centri di raccolta del sangue per evitare eventuali diffusioni da parte di donatori infetti.