Individuato un nuovo set di geni che permettono di stabilire l’evoluzione del carcinoma della mammella Luminal B

Un gruppo di ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), IRCCS, Dipartimento di Oncologia Sperimentale di Milano, guidati da Prof. Pier Giuseppe Pelicci sono riusciti ad individuare un nuovo set di geni che permettono di stabilire l’evoluzione del carcinoma della mammella Luminal B (ER+ e/o PgR+ HER2+). In questo modo è possibile identificare le pazienti con una prognosi più favorevole che potrebbero anche evitare la chemioterapia. La perdita della funzione p53 è considerata una caratteristica costante del cancro. Mutazioni e / o delezioni di p53 si riscontrano nel 50% dei casi e sono correlate all’aggressività della malattia ed ad una prognosi peggiore. Il suo ruolo nella crescita del tumore è stato recentemente collegato ai suoi effetti sulle cellule staminali tumorali (CSC), sebbene i meccanismi molecolari sottostanti rimangano sconosciuti. In questo lavoro gli Autori dimostrano che c-myc è un bersaglio trascrizionale di p53 nelle cellule staminali mammarie (MaSC) e viene attivato nei tumori della mammella come conseguenza della perdita di p53. L’espressione costitutiva di Myc nelle normali cellule mammarie porta ad un aumento della frequenza delle divisioni simmetriche MaSC, una estensione del potenziale replicativo MaSC e della riprogrammazione MaSC dei progenitori, mentre l’attivazione di Myc nel cancro della mammella è necessaria e sufficiente a mantenere il pool di CSC in espansione. La concomitante perdita di p53 e l’attivazione di Myc innescano l’espressione di 189 geni mitotici, che identificano i pazienti ad alto rischio di mortalità e recidiva, indipendentemente da altri fattori di rischio. Complessivamente, la perdita della regolazione dell’asse p53:Myc nei tumori della mammella aumenta il contenuto di CSC e la plasticità ed è un fattore determinante per la crescita del tumore e l’aggressività clinica.