La biopsia liquida è una tecnica innovativa utilizzata negli ultimi anni dai ricercatori per analizzare i campioni di sangue periferico dei pazienti affetti da carcinoma ed identificare le differenti componenti riconducibili ad un carcinoma. A differenza della classica biopsia tissutale, la biopsia liquida non è una tecnica invasiva o limitata a particolari condizioni, può essere messa in atto in breve tempo ed impiegata ovunque in quanto richiede esclusivamente il prelievo di un liquido del corpo per poter effettuare le analisi; inoltre ci sono crescenti prove a dimostrazione dell’incapacità di rivelare il completo panorama genomico di un carcinoma con l’impiego della biopsia tissutale. Nel caso specifico del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), tipologia di carcinoma polmonare con il maggior tasso d’incidenza e decessi al mondo (1,2 milioni di decessi all’anno), la biopsia liquida risulta essere particolarmente vantaggiosa, permettendo un monitoraggio costante delle condizioni del paziente durante il trattamento ed evidenziando eventuali alterazione del sistema dovute, ad esempio, allo sviluppo di una resistenza al trattamento stesso. David Pérez-Callejo e colleghi si sono soffermati proprio sul tema della biopsia liquida in un’approfondita review, focalizzandosi in particolare sui casi di pazienti con NSCLC ed analizzando i diversi ed importanti aspetti ad essa riconducibili, come le componenti della biopsia liquida (es: cellule tumorali in circolo, esosomi), le ultime tecnologie d’isolamento ed il loro potenziale impiego nei processi di screening non invasivo o nel monitoraggio in tempo reale.
10 maggio 2017
La biopsia liquida nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule
Liquid Biopsy Based Biomarkers in Non-Small Cell Lung Cancer for Diagnosis and Treatment Monitoring
Pérez-Callejo D., Romero A., Provencio M. et al.
Translational Lung Cancer Research, Oct 2016, 5, 5
http://tlcr.amegroups.com/article/view/10206/8668