Uno studio condotto alla University of California (UC) Davis potrebbe mettere a disposizione del medico nuovi mezzi per la diagnosi precoce del carcinoma polmonare, il secondo tipo di neoplasia più diffuso nel mondo. “La diagnosi precoce è la chiave per la lotta contro il cancro polmonare”, afferma Oliver Fiehn, direttore del West Coast Metabolomics Center e professore di Biologia molecolare e cellulare presso la UC Davis. Il laboratorio di Fiehn, specializzato in Metabolomica, si è servito di questo approccio relativamente nuovo per identificare l’efficace azione congiunta di una coppia di biomarcatori ematici, il N1,N12-diacetilspermina (DAS) e la proteina B pro-surfattante (pro-SFTPB). Partendo da un’analisi di campioni serici prediagnostici (prelevati prima dello sviluppo e quindi della diagnosi di tumore), i ricercatori hanno rilevato che le concentrazioni di DAS serico erano pari quasi al doppio del normale nei campioni di sangue raccolti fino a 6 mesi prima della diagnosi di un tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC). Combinando l’efficacia di questo biomarcatore con il già noto pro-SFTPB sono tuttavia riusciti ad aumentare ulteriormente la capacità “predittiva” della tecnica dal 70%, nel caso in cui i biomarcatori siano usati singolarmente, all’80% nel caso in cui vengano usati in coppia. Un risultato quindi notevole se si considera che in un prossimo futuro questa tecnica potrebbe aiutare 8 persone su 10 ad ottenere una diagnosi corretta e precoce per la suddetta patologia.
22 settembre 2015
La diagnosi precoce del carcinoma polmonare grazie ad una coppia di biomarcatori
Diacetylspermine is a novel prediagnostic serum biomarker for non-small-cell lung cancer and has additive performance with pro-surfactant protein B
W.R. Wikoff, S. Hanash, B. DeFelice, S. Miyamoto, M. Barnett, Y. Zhao, G. Goodman, Z. Feng, D. Gandara, O. Fiehn, A. Taguchi
American Society of Clinical Oncology, Aug 2015
www.jco.ascopubs.org