Un comitato della US Food and Drug Administration (FDA) ha valutato la possibilità di rendere da banco i saggi diagnostici per l’identificazione degli agenti patogeni in grado di provocare malattie infettive (es: chlamydia trachomatis e neisseria gonorrhoeae). Nei documenti pubblicati sul sito della FDA prima dello stesso meeting, l’organizzazione riconosceva i vantaggi che deriverebbero nel mettere a disposizione dei test da banco per le malattie infettive, sia per il sistema sanitario che per il cittadino. Il numero di visite erogate del sistema sanitario diminuirebbero grazie all’autonomia acquisita dai cittadini con l’uso di questi test da banco. I cittadini avrebbero inoltre la possibilità di effettuare i test nel proprio ambiente privato piuttosto che in un contesto clinico pubblico; quest’ultimo, secondo recenti studi, sarebbe infatti causa di potenziali condizioni di disagio per il paziente. Gli esperti hanno riconosciuto anche l’esistenza di numerosi fattori di rischio contro la diffusione dei test da banco. Anzitutto, la possibilità di falsi negativi condurrebbe ad un potenziale peggioramento del quadro clinico o, viceversa in caso di falsi positivi a trattamenti non necessari; inoltre andrebbero considerati anche tutti i rischi specifici di ciascun test, sia esso per l’influenza o per lo streptococcus pyogenes. Ciononostante, riconosciuta l’importanza di una loro futuro applicazione, i membri del comitato saranno obbligati nell’immediato futuro a valutare la stesura di raccomandazioni per l’effettuazione di studi clinici appropriati e criteri di valutazione per quantificare l’effettiva sicurezza ed efficacia di ciascun test.
15 settembre 2016
La FDA valuta la diffusione di saggi da banco per la diagnosi delle malattie infettive
2016 Meeting Materials of the Microbiology Devices Pane
FDA Microbiology devices panel Aug 2016
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