La diffusione del virus Zika ha portato ad un allarme generale a livello mondiale, soprattutto alla luce del recente caso riportato proprio in Gran Bretagna. Gli specialisti dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiani hanno quindi messo in guardia gli italiani contro i pericoli prospettati con l’inizio della prossima stagione di attività biologica delle zanzare; Maria Paola Landini, Professoressa di Microbiologia a Bologna, Responsabile del Centro Regionale per le emergenze microbiologiche della Regione Emilia Romagna e membro del Consiglio Direttivo dell’AMCLI, ha avvertito che “se una persona torna nel nostro Paese con il virus Zika nel sangue e viene punto da una zanzara, questa diventa portatrice in grado d’infettare la persona che punge dopo e via di seguito”. Quello che i microbiologi ritengono sia più opportuno fare a questo punto è una diagnosi rapida dell’infezione finché questa è ancora in una fase viremica; “..molte Regioni si sono attrezzate con un centro regionale di riferimento che conduce la diagnosi d’infezione da Zika, ma anche di Dengue, e di Chikungunya, virus trasmessi dalle stesse zanzare che possono dare origine a catene di trasmissione esattamente come Zika e che causano sintomatologia spesso sovrapponibili”. Al cittadino non rimane che adottare semplici accorgimenti se interessato a partire verso le zone ritenute a maggior rischio, sia in vacanza che per lavoro; in particolar modo coloro che viaggeranno verso gli Stati Uniti o il Brasile per i prossimi Giochi Olimpici.
9 febbraio 2016