Un numerosissimo gruppo di ricercatori ha unito le proprie forze per realizzare questo enorme studio. L’Autore per la corrispondenza è il Prof. Mark J. Caulfield del William Harvey Research Institute, Barts e The London School of Medicine and Dentistry, Queen Mary University of London, a Londra nel Regno Unito, ma tra i tantissimi che hanno collaborato, i seguenti Autori hanno contribuito alla realizzazione del lavoro in uguale misura: Evangelos Evangelou, Helen R. Warren, David Mosen-Ansorena, Borbala Mifsud, Raha Pazoki, He Gao, Georgios Ntritsos, Niki Dimou, Ioanna Tzoulaki, Michael R. Barnes, Louise V. Wain, Paul Elliott, Mark J. Caulfield. L’ipertensione arteriosa è un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari che ha una grossa componente ereditaria ed è modificabile. In questo articolo gli Autori riportano il più grande studio genetico di associazione dei traits dell’ipertensione arteriosa (sistolica, diastolica e media) sinora realizzato in oltre 1 milione di persone di origine Europea. Questo enorme studio ha permesso di identificare 535 nuovi loci legati all’ipertensione arteriosa, replicare per la prima volta 92 loci e confermare tutti i 274 loci pubblicati. Questi risultati non solo permettono una migliore comprensione degli aspetti biologici che regolano la pressione arteriosa, ma anche di mettere in rilievo l’architettura genetica comune fra ipertensione arteriosa ed i diversi stili di vita. Secondo gli Autori, i risultati del loro enorme lavoro gettano nuova luce su nuovi meccanismi biologici legati alla regolazione della pressione arteriosa con potenziali implicazioni e miglioramento per la prevenzione delle malattie cardiovascolari nell’immediato futuro.
3 ottobre 2018
L’analisi genetica di oltre un milione di persone per studiare l’associazione di nuovi loci con l’ipertensione arteriosa
Genetic analysis of over 1 million people identifies 535 new loci associated with blood pressure traits
Evangelos Evangelou, Helen R. Warren, […]Mark J. Caulfield
Nature Genetics, 17 September 2018
https://www.nature.com/articles/s41588-018-0205-x