L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite richiede un nuovo approccio One Health per risolvere il problema delle infezioni resistenti ai farmaci

L’Assemblea Generale delle Nazione Unite si è riunita alla Sede Centrale delle UN a New York, USA, il 21 di Settembre per discutere di un tema di rilevanza crescente, la diffusione delle infezioni resistenti ai farmaci. Al meeting hanno preso parte oltre agli Stati Membri anche organizzazioni non-governative, la società civile ed istituzioni del settore privato ed accademico, così da aumentare e migliorare la generale consapevolezza sulla resistenza ai farmaci antimicrobici. Il problema è infatti che in tutto il mondo numerose e comuni infezioni stanno divenendo resistenti ai medicinali generalmente usati per il loro trattamento, portando a malattie con un decorso più lungo ed/o anche a morte; d’altra parte anche lo sviluppo di nuovi farmaci, specialmente di antibiotici, in grado di sopperire le funzioni di quelli vecchi, e sempre più inefficienti, risulta essere insufficiente. In questa situazione le Nazioni Unite ritengono che la ricerca di una valida soluzione non è responsabilità esclusiva dei governi; al contrario sarebbe opportuno che anche tutte le organizzazioni non-governative come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la FAO o la IE s’impegnino a contribuire personalmente. Ciò che serve è dunque un impegno multi- ed inter-settoriale di tutti i settori rilevanti e componenti la società, come quello della medicina (sia centrata sull’uomo che sugli animali), dell’agricoltura, finanziario, ambientale e del consumatore; quello che si deve fare è promuovere un nuovo approccio “One Health”, ossia una collaborazione fra differenti discipline per raggiungere una condizione ottimale per la salute delle persone, degli animali e per l’ambiente.