Nel prossimo futuro sarà possibile ricorrere all’editing genetico (aggiunta, rimozione e sostituzione delle coppie di basi azotate nel DNA) nei casi di serie condizioni biologiche e sotto una rigida supervisione. Questa dichiarazione viene riportata in un recente documento redatto dalla National Academy of Sciences (NAS) e dalla National Academy of Medicine (NAM), intitolato “Human Genome Editing, Science, Ethics, and Governance”. Il documento riconosce nell’”editing genomico uno strumento potente per effettuare delle alterazioni precise al materiale genetico dell’organismo”; con lo sviluppo di nuove tecnologie e l’acquisizione di nuove conoscenze diventa però necessario fermarsi a valutare come e quando ritenere queste tecnologie appropriate. Differenti figure, sia da un punto di vista legislativo che economico, si chiedono come vada regolamentato il loro sviluppo ed utilizzo, sia da un punto di vista etico, che scientifico e di governo. Sebbene le strumentazioni di editing genetico non siano di per sé nuove, gli ultimi sviluppi scientifici hanno gettato le basi per poter cominciare a parlare di “potenziamento” dei tratti e delle capacità umane; ad esempio, si comincia infatti ad ipotizzare lo sviluppo di metodiche per favorire un aumento della forza fisica o dell’intelligenza, migliorare la resistenza verso specifiche malattie o debellare quelle genetiche. Per queste ed altre importanti ragioni la NAS e la NAM propongono dunque dei criteri su come e quando “ricorrere all’editing germinale ereditario, forniscono dei termini per la pubblica educazione ed impegno, e presentano sette principi generali per la gestione dell’editing genomico umano”.
3 marzo 2017
Le Accademie Nazionali delle Scienze Americane rilasciano delle prime linee guida sulla gestione dei casi di editing genetico
Human Genome Editing, Science, Ethics, and Governance
The National Academies of Sciences, Engineering, Medicine, Feb 2017
https://www.nap.edu/catalog/24623/human-genome-editing-science-ethics-and-governance