L’impiego della Intelligenza Artificiale (IA) può permettere di identificare l’infezione più di 48 ore prima della comparsa dei sintomi

La Defense Threat Reduction Agency (DTRA) e la Defense Innovation Unit (DIU) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DoD) insieme alla Royal Philips hanno annunciato oggi i punti salienti di un progetto di 18 mesi che attraverso il monitoraggio di una serie di parametri permetta di sviluppare un algoritmo in grado di individuare precocemente una infezione prima che nel paziente compaiano i segni ed in sintomi legati a questa. Il progetto, denominato Rapid Analysis of Threat Exposure (RATE), costituisce il primo studio su larga scala mirata alla previsione dell’infezione pre-sintomatica nell’uomo e fa parte degli sforzi per migliorare la prontezza dei soldati, oltre ad essere ampiamente applicabile in ambito sanitario. Come previsto dalla DTRA, un sistema di allarme rapido che facilita una diagnosi e un trattamento più rapidi delle infezioni può ridurre i tempi di inattività dell’individuo e contenere in poco tempo la diffusione di una malattia trasmissibile isolando precocemente gli individui esposti. Il prototipo ha dimostrato che l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) per esaminare determinate combinazioni dei parametri vitali e altri biomarcatori potrebbe prevedere, in maniera significativa, la probabilità di un’infezione fino a 48 ore prima del sospetto clinico e dei sintomi dell’infezione. Inoltre, ha messo in evidenza che le combinazioni di parametri vitali significativi e biomarcatori variavano nel tempo prima del sospetto clinico di un’infezione acquisita in ospedale (HAI). La ricerca futura è attualmente stata pianificata per sfruttare queste informazioni con un algoritmo da integrare in un dispositivo che può essere indossato, consentendo di monitorare in modo non invasivo la salute di un soldato e fornire dei segnali di allarme prima della comparsa di potenziali infezioni. La tecnologia potrebbe essere ulteriormente applicata in ambito civile aiutando a monitorare i pazienti ricoverati in ospedale per individuare l’infezione prima che compaiano i sintomi clinici.