I ricercatori del Department of Medicine, University of California, hanno scoperto che l’ipertrigliceridemia potrebbe essere provocata in alcuni casi dalla produzione di autoanticorpi e quindi non riconducibile alla dieta. In particolare, gli studi condotti dai ricercatori californiani, facendo uso di una combinazione di immunoassay, analisi d’immunofissazione ed immunocitochimica, hanno dimostrato la presenza di autoanticorpi della proteina GPIHBP1 nei campioni di plasma di alcuni pazienti affetti da chilomicronemia. La proteina GPIHBP1 è generalmente espressa dalle cellule endoteliali capillari ed è responsabile del trasporto della lipoproteina lipasi nel lume capillare; una sua deficienza nel plasma è quindi responsabile di una bassa diffusione della lipoproteina lipasi, una minore idrolisi intravascolare dei trigliceridi ed una grave ipertrigliceridemia. Attualmente lo studio non è stato in grado di effettuare una precisa stima dell’incidenza di questi anticorpi della proteina GPIHBP1, di come questi possano condurre alla sindrome di chilomicronemia o di quali terapia possa avere una maggiore efficacia contro questa sindrome. Perciò i ricercatori, alla luce delle scoperte effettuate, ritengono necessari ulteriori approfondimenti sul tema.
28 aprile 2017
L’ipertrigliceridemia può essere provocata da autoanticorpi
Autoantibodies against GPIHBP1 as a Cause of Hypertriglyceridemia
Beigneux A.J., Miyashita K., Ploug M. et al.
The New England Journal of Medicine, Apr 2017
http://www.nejm.org/doi/pdf/10.1056/NEJMoa1611930