L’Organizzazione Mondiale della Sanità vuole eliminare l’epatite virale

La mortalità per le malattie epatiche correlate all’infezione da parte dei virus dell’epatite è aumentato a 1,4 milioni all’anno e questo numero è destinato a crescere. L’Organizzazione Mondiale della Sanità si è posta un ambizioso obiettivo: eliminare l’epatite virale come un problema di salute pubblica entro il 2030. Nel maggio 2016, l’Assemblea mondiale della sanità ha adottato la prima “Global Health Sector Strategy on Viral Hepatitis, 2016-2021”. La strategia evidenzia il ruolo fondamentale della copertura sanitaria universale e gli obiettivi della strategia sono in linea con quelli di sviluppo sostenibile. La strategia prevede l’eliminazione dell’epatite virale come problema di salute pubblica e questo va visto all’interno degli obiettivi globali di ridurre, entro il 2030, le nuove infezioni virali dell’epatite del 90% e ridurre i decessi dovuti all’epatite virale del 65%. Le azioni che devono essere intraprese dai paesi e dal Segretariato dell’OMS per raggiungere questi obiettivi sono delineati nella strategia. L’OMS sta lavorando nelle seguenti aree per aiutare i paesi a muoversi verso il raggiungimento degli obiettivi globali dell’epatite nell’ambito dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030:
– sensibilizzare, promuovere partenariati e mobilitare risorse;
– formulare politiche basate sulle prove di efficacia e dati per gli interventi;
– prevenire la trasmissione; e
– potenziare i servizi di screening, cura e trattamento.
L’OMS ha pubblicato il Rapporto Globale sull’epatite, 2017, delineando la linea di base per raggiungere l’eliminazione. Il rapporto contiene statistiche globali sull’epatite virale B e C, il tasso di nuove infezioni, la prevalenza di infezioni croniche e la mortalità causata da questi due virus dell’epatite che hanno un così elevato impatto, nonché la copertura di interventi chiave.