Kamisha L. Johnson-Davis, Professore Associato presso il Department of Pathology della University of Utah Health Sciences Center in Salt Lake City, e Direttore Medico della Clinical toxicology presso gli ARUP Laboratories, in questa revisione illustra il tema e le ragioni di questa procedura nei laboratori di analisi tossicologici. I farmaci delle classi degli oppioidi e delle benzodiazepine subiscono un estensivo metabolismo attraverso la glucuronidazione e/o la solfatazione, che produce metaboliti coniugati che possono essere difficili da rilevare utilizzando i metodi di determinazione quali l’immunodosaggio e la spettrometria di massa, con risultati falsi negativi a causa della scarsa reattività crociata degli analiti con vari metaboliti glucuronidici. Una possibile soluzione è quella di scindere i metaboliti coniugati prima dell’analisi usando l’idrolisi. L’idrolisi può essere utilizzando una reazione enzimatica con β-glucuronidasi (che richiede molto tempo) o chimicamente con acido cloridrico o sodio idrossido (più veloce, ma l’acido può degradare anche le benzodiazepine e gli oppioidi, oltre ad altre azioni interferenti) . Quindi entrambi questi metodi hanno delle limitazioni relative all trattamento del campione. Infine, le procedure di idrolisi potrebbero non produrre una scissione del 100% dei metaboliti coniugati e l’efficienza di vari protocolli enzimatici e acidi varia a seconda dei diversi farmaci. Pertanto, i laboratori devono valutare e selezionare un metodo di idrolisi ottimale per gli analiti di interesse. In alternativa all’idrolisi preanalitica, i laboratori possono selezionare dei metodi analitici con maggiore sensibilità per consentire il rilevamento dell’analita a cutoff inferiori e / o la capacità di rilevare i metaboliti del glucuronide. Questo migliora il rilevamento dei metaboliti di origine e coniugato in campioni non idrolizzati. Quando si sceglie un metodo, i laboratori devono valutare se l’idrolisi aumenta il riconoscimento della concentrazione del farmaco superiore al limite analitico e se migliora la sensibilità analitica rispetto agli approcci che utilizzano campioni non idrolizzati. I laboratori dovrebbero anche valutare se il loro flusso di lavoro e il volume di test possono far fronte a questa ulteriore fase di gestione del campione.
22 marzo 2018
L’utilità dell’idrolisi preanalitica in tossicologia
Using Hydrolysis to Improve Urine Drug Test Accuracy
Kamisha L. Johnson-Davis
Clinical Laboratory News // CLN Articles - AACC
https://www.aacc.org/publications/cln/articles/2018/march/using-hydrolysis-to-improve-urine-drug-test-accuracy