La comprensione delle modificazioni molecolari che influenzano la diversa progressione del melanoma primitivo sono di notevole interesse. Infatti, potrebbero spiegare come lesioni, che dal solo punto di vista istopatologico sono simili, abbiano comportamenti ed aggressività diverse. Questo potrebbe permettere di migliorare la prognosi di questi pazienti ed individualizzare le terapie. Il risultato potrebbe portare a rallentare o prevenire le metastasi.
Infatti, nonostante i melanoma primitivi localizzati possano essere rimossi chirurgicamente, in molti casi si ripresentano o vengono individuati solo quando sono in uno stadio già avanzato. Per questa ragione lo sviluppo di tecniche proattive rappresenta un valido presupposto per favorire un rallentamento o la prevenzione delle metastasi.
Hanniford e colleghi, del Gruppo Cooperativo Interdisciplinare del Melanoma di New York, hanno esaminato le disregolazioni del microRNA con un’analisi dell’espressione tumorale nei melanoma primitivi di 92 pazienti. Dai dati acquisiti hanno potuto dimostrare che l’espressione aberrante di specifici microRNA si verifica in uno stadio precoce della melanomagenesi. In particolare, i ricercatori hanno identificato due microRNA (hsa-miR-382, hsa-miR-516b) la cui espressione era più bassa nei tumori primitivi aggressivi se comparata a quella dei melanomi non aggressivi.
4 maggio 2015
Melanoma primario: novità dallo studio dei microRNA
Identification of Metastasis-Suppressive microRNAs in Primary Melanoma
D. Hanniford, M.F. Segura, J. Zhong, E. Philips, X. Jiray-Serrano, F. Darvischian, R.S. Berman, R.L. Shapiro, A.C. Pavlick, B. Brown, I. Osman, E. Hernando;
J Natl Cancer Inst, 3 March 2015, 107, 3, DOI:10.1093/jnci/dju494