l lupus eritematoso sistemico (LES) è un disturbo autoimmune cronico caratterizzato dalla formazione di autoanticorpi diretti contro componenti del nucleo.
Markers non specifici permettono di osservare l’infiammazione. I principali markers sono la VES (velocità di eritro sedimentazione), il fibrinogeno, l’orosomucoide (ossia alfa 1 glicoproteina acida) e la PCR (proteina Creattiva), sapendo però che quest’ultima aumenta poco nel lupus, tranne in caso di pleurite, pericardite o sinovite.
Le infiammazioni sono le manifestazioni organiche più comunemente osservate nel LES, ma nessuno dei fattori infiammatori è incluso nell’attuale sistema di indici di attività del LES. L’attuale valutazione del LES si basa principalmente su indicatori di laboratorio e manifestazioni cliniche.
Presso Ospedale affiliato dell’Università Sun Yat-sen in Cina è stato condotto uno studio finalizzato ad esplorare la possibilità di utilizzare la velocità eritrosedimentazione (VES) come biomarcatore per stratificare la gravità del LES ( Autori Dijin Lin, Jie Wei e Zhaohui Duan).
L’analisi sistematica ha rivelato differenze significative in termini di VES, Siero amiloide A (SAA), Neu%, FR-CRP e RBC tra i pazienti con LES attivo e quelli in fase stabile. In particolare, la VES ha mostrato il valore predittivo più alto tra questi indicatori. L’analisi a doppio parametro con VES e un altro parametro ha migliorato i valori predittivi. Allo stesso modo, la combinazione di VES e altri parametri può distinguere efficacemente tra LES stabile e lieve e LES attivo moderato e grave, il che ha una certa importanza per guidare l’uso degli ormoni nella pratica clinica.