Nuove linee guida per i test di funzionalità epatica

I ricercatori dell’American College of Gastroenterology (ACG) hanno pubblicato nell’ultima settimana del 2016 le nuove linee guida per gli esami clinici di funzionalità epatica. Il lavoro si basa su una generale analisi della più recente letteratura scientifica pubblicata e fa riferimento alla normativa della ACG già nota. Da notare anzitutto come per la prima volta sono indicati degli intervalli per i livelli normali di alanina amminotransferasi (ALT), insieme con gli “strumenti” necessari per l’accertamento degli stati anormali tramite i test di funzionalità epatici maggiormente utilizzati (ALT, aspartato amminotrasferrasi (AST), fosfatasi alcalina e bilirubina). E’ stata prestata inoltre una particolare attenzione ai livelli normali di ALT la cui soglia è stata persino abbassata; gli autori hanno tenuto necessario precisare al riguardo come questa decisione sia il risultato dell’analisi di numerose pubblicazioni ed alla necessità di diminuire il rischio di decesso per problemi epatici. Questa scelta è stata presa con coscienza della conseguente e necessaria rivalutazione di molti dei test già effettuati in quanto anormali secondo i nuovi parametri. Vengono Infine riportate raccomandazioni su come effettuare i saggi diagnostici per malattie epatiche specifiche (es: epatite virale A, B e C, malattia epatica autoimmune, le malattie genetiche e metaboliche) ed altre più rare (es: cirrosi biliari primitiva, colangite sclerosante primitiva). Il Dr. Paul Kwo ha quindi concluso evidenziando l’importanza d’identificare “le persone affette da malattie epatiche ora che entriamo in un’era in cui sono disponibili buone terapie per il trattamento delle malattie epatiche e vengono valutate sempre nuove opzioni per le malattie epatiche croniche”.