Un gruppo internazionale di ricercatori ha rilasciato a fine Ottobre delle nuove linee guida che supportino medici e scienziati interessati a condividere con una maggiore accuratezza le proprie valutazioni su saggi diagnostici nuovi ed esistenti da tempo. Queste linee guida, pubblicate per la prima volta nel 2003, sono state aggiornate e pubblicate nello STAndards for the Reporting of Diagnostic accuracy (STARD) 2015 secondo le più recenti conoscenze, così da evitare fonti di pregiudizio e variabilità nell’accuratezza diagnostica. Le relazioni incomplete sono infatti ritenute essere la maggiore fonte di spreco prevenibile nella ricerca biomedica; molto spesso l’informazione essenziale non è spiegata in modo chiaro, rendendo difficile la comprensione dell’importanza e la replicazione di una ricerca. Nelle nuove linee guida sono elencati 30 items che ogni report di uno studio di accuratezza per saggi diagnostici dovrebbe discutere, come ad esempio: le specifiche dell’ipotesi studiata; i limiti dello studio; le dimensioni del campione valutato dallo studio; l’uso presupposto ed il ruolo clinico del saggio. Partendo da una simile premessa, lo STARD 2015 si presenta come un valido strumento per il miglioramento della completezza e della trasparenza degli studi di accuratezza diagnostica nell’ambito della condivisione.
21 dicembre 2015
Nuove linee guida per la corretta diffusione degli studi di accuratezza diagnostica, STARD 2015
STARD 2015 - An updated list of essential items for reporting diagnostic accuracy studies
P.M. Bossuyt, J.B. Reitsma, D.E. Bruns, C.A. Gatsonis, P.P. Glasziou, L. Irwig, J.G. Lijmer, D. Moher, D. Rennie, H.C.W. de Vet, H.Y. Kressel, N. Rifai, R.M. Golub, D.G. Altman, L. Hooft, D.A. Korevaar, J.F. Cohen; The STARD group
The BMJ, Radiology, Clinical Chemistry, Oct 2015
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