Nuove prospettive per la stima dell’età gestazionale dalla determinazione del cell-free RNA nel sangue materno

Attualmente, la stima dell’età gestazionale viene fatta sulla base della data dell’ultima mestruazione e l’esame ecografico. Questi due metodi hanno una serie di svantaggi, in particolare il primo può essere impreciso mentre il secondo è decisamente costoso e non accessibile nelle realtà con risorse limitate. Una datazione imprecisa può comportare, talvolta, l’induzione di un parto cesareo non necessario, un periodo prolungato di valutazione ed assistenza ed un incremento dei costi per l’assistenza sanitaria. Sulla base di questi presupposti è facile immaginare come un accertamento non invasivo su un campione di sangue materno, che fornisca informazioni sullo sviluppo fetale e sull’età gestazionale costituisca un obiettivo di estremo interesse, sotto tanti punti di vista, e potrebbe sicuramente portare anche ad un miglioramento della gestione della gravidanza ed ad una riduzione della mortalità infantile.
Questo lavoro, pubblicato su Science, riporta i risultati di uno studio pilota su 31 donne gravide. Gli Autori sono stati in grado di dimostrare che la determinazione, nel sangue materno, di nove trascritti di cell-free RNA (cfRNA) era in grado stabilire l’età gestazionale con una accuratezza pari a quella dell’ecografia, che costituisce attualmente il Gold Standard, ma a costi decisamente inferiori. In uno studio collegato fatto su 38 donne (25 parti a termine e 13 parti pretermine), tutte a rischio elevato di parto pretermine, gli Autori sono stati in grado di determinare sette trascritti di cfRNA capaci di identificare accuratamente le donne con parto pretermine con una anticipazione fino a 2 mesi rispetto al successivo travaglio. Gli Autori concludono che questi risultati, sebbene debbano essere confermati da ulteriori studi clinici, effettuati anche in cieco, aprono delle importanti prospettive anche per quei paesi in via di sviluppo con limitate risorse economiche.