Performance diagnostiche della LAMP per l’identificazione del plasmodium falciparum

La LAMP (loop-mediated isothermal amplification) è uno degli ultimi strumenti diagnostici sviluppati per rendere possibile una precoce ed affidabile identificazione del plasmodium falciparum nei pazienti asintomatici e con infezioni malariche a bassa densità. Alcuni scienziati diretti dalla Medical Research Council Unit hanno recentemente pubblicato un articolo in cui valutano l’efficacia di questa tecnica in campo clinico, confrontando le sue performance nell’identificare il plasmodium falciparum con quelle di altre tecniche più comunemente impiegate: RDT (rapid diagnostic test), effettuato direttamente sul campo; microscopia, applicata a campioni TBF (thick blood film) trasportati in laboratorio. I ricercatori hanno determinato l’efficacia di ciascuna tecnica sui campioni di sangue di 341 individui residenti in una zona rurale del Gambia; il plasmodium falciparum è risultato presente nel 37% dei pazienti esaminati con la determinazione LAMP, nel 30% con la microscopia e nel 37% con il RDT. Sulla base dei risultati sono state quantificate una sensibilità ed una specificità, rispettivamente, del 92% e 97% per il LAMP, del 78% e 99% per la microscopia, del 76% e 88% per il RDT; inoltre il saggio LAMP ha richiesto indicativamente 3 ore e 30 minuti per fornire l’esito di una media di 27 +/- 9,5 campioni al giorno, rispetto ai 10 campioni ogni 8 ore ottenuti con la microscopia ed all’ora con la RDT. Gli autori hanno quindi constatato la possibilità d’identificare un maggior numero d’infezioni malariche a bassa densità con il LAMP, più rapidamente che con la microscopia ed con più affidabilità che con la determinazione RDT.