Le informazioni contenute in questo sito sono destinate in via esclusiva agli operatori professionali della sanità in conformità all'art. 21 del D.Lgs. 24 febbraio 1997, n. 46 s.m.i e alle Linee Guida del Ministero della Salute del 17 febbraio 2010 e successivo aggiornamento del 18 marzo 2013. AccettoMaggiori informazioni

8 ottobre 2018

Inizio precoce della trasmissione della West Nile Fever nella stagione 2018. Il rapporto di Eurosurveillance.

870_West Nile Fever

La febbre West Nile (West Nile Fever – WNF) è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, WNV), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto West Nile (da cui prende il nome). I serbatoi del virus sono, per quanto riguarda l’uomo, le zanzare Culex, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. L’infezione può verificarsi anche, seppur raramente, in seguito a trapianto d’organo, trasfusione di sangue, dalla madre al feto durante la gravidanza e nei laboratori. In Europa, il WNV, è responsabile, nell’uomo, sia di casi sporadici che di grandi focolai di WNF. Il monitoraggio in tempo reale dei casi di WNF è determinante per garantire che i sanitari e le autorità sanitarie siano informate sulla trasmissione WNV e ricevano tempestive notifiche sui modelli stagionali insoliti. Questo assicura anche che le misure di sicurezza del sangue siano attuate in modo tempestivo per evitare infezioni con la trasfusioni di sangue. Secondo la direttiva 2014/110/UE della Commissione, i donatori di sangue dovrebbero essere rinviati per 28 giorni dopo aver lasciato una zona a rischio di WNV acquisita localmente, a meno che il risultato di un singolo test per gli acidi nucleici (NAT) non sia negativo.
In Europa la sorveglianza indica che la stagione di trasmissione della febbre del Nilo occidentale 2018 è iniziata prima rispetto agli anni precedenti e con un aumento più ripido delle infezioni dell’uomo acquisite localmente. Tra il 2014 e il 2017, l’Unione europea/area economica europea (UE/SEE) e i paesi dell’allargamento dell’UE hanno notificato da cinque a 25 casi nelle settimane dalla 25a a 31a rispetto ai 168 casi del 2018. L’inizio precoce della stagione della trasmissione della WNF osservato nel 2018 dovrebbe sollecitare l’innalzamento dell’allerta iniziale fra i clinici e le autorità sanitarie, poiché il modello osservato potrebbe costituire un segnale dell’anticipo di una stagione con focolai più rilevanti, se le condizioni ambientali rimangono favorevoli per la trasmissione del WNV. In Italia, particolare attenzione merita l’Emilia-Romagna. In base ai nuovi dati sono stati registrati 18 decessi, distribuiti nelle province di Piacenza, Modena, Bologna, Ferrara 8 (decessi, il numero massimo), Ravenna. Inoltre sono stati registrati 96 casi di forme neuro-invasive in aumento rispetto alle 87 del precedente bollettino; 68 casi di forme febbrili rispetto ai 65 del precedente bollettino; 26 casi di infezioni asintomatiche in donatori di sangue rispetto ai 22 casi del precedente bollettino.

Early start of the West Nile fever transmission season 2018 in Europe

Joana Haussig, Johanna J. Young, Céline Gossner et al.

Eurosurveillance. 23. 10.2807/1560-7917.ES.2018.23.32.1800428.

https://www.researchgate.net/publication/326950835_Early_start_of_the_West_Nile_fever_transmission_season_2018_in_Europe