L’identificazione degli uomini ad elevato rischio di morte per carcinoma prostatico potrà presto essere condotta utilizzando dei nuovi endpoint surrogati specifici. Fino ad oggi erano noti numerosi surrogati specifici per il carcinoma prostatico in accordo coi criteri di Prentice; tuttavia la loro efficacia non era stata studiata nei pazienti affetti da carcinoma prostatico valutando il parametro della mortalità per una qualsiasi causa. Per questa ragione alcuni ricercatori americani hanno scelto quattro surrogati (la riduzione del PSA, il nadir del PSA superiore a 0,5 ng/mL, l’intervallo necessario per il raddoppio del PSA inferiore a nove mesi, e l’intervallo per la riduzione del PSA inferiore a 30 mesi) e sottoposto a studio clinico randomizzato 206 uomini affetti da carcinoma prostatico con rischio sfavorevole; durante lo studio i volontari sono stati assegnati casualmente a trattamento radioterapico o a trattamento radioterapico seguito da sei mesi di terapia per deprivazione androgenica. L’analisi dei dati ottenuti ha rivelato ai ricercatori quale surrogato si presti meglio all’identificazione dei pazienti ad elevato rischio di morte; la registrazione di valori superiori ai 0,5 ng/mL per il nadir del PSA in seguito a trattamento con radioterapia associata a terapia di deprivazione androgenica ha dimostrato infatti le opportune caratteristiche. Tali risultati aprono quindi una finestra di opportunità durante la quale poter identificare tutti quei pazienti con una malattia potenzialmente incurabile e fornirgli un trattamento più intensivo prima che sia troppo tardi. La scoperta si fonda al momento solo su analisi secondarie, ulteriori studi prospettici saranno richiesti per la validazione della teoria e del nuovo metodo.
27 gennaio 2017
Rischio di morte nei pazienti affetti da carcinoma prostatico prevedibile grazie all’uso degli endpoint surrogati
Surrogate End Points for All-Cause Mortality in Men With Localized Unfavorable-Risk Prostate Cancer Treated With Radiation Therapy vs Radiation Therapy Plus Androgen Deprivation Therapy
T.J. Royce, M.H. Chen, J. Wu et al.
JAMA Oncology, Jan 2017
http://jamanetwork.com/journals/jamaoncology/article-abstract/2597278