Gli effetti che il colesterolo ha sull’organismo delle persone adulte sono oggetto di differenti discussioni e soggetto di nuovi studi; si ritiene infatti che alcune forme di colesterolo non abbiano alcuna conseguenza nell’individuo che supera una certa età, o che possano avere persino degli effetti benefici. Una review di recente pubblicazione ha proprio analizzato come la mortalità negli ultrasessantenni, a causa di problematiche cardiovascolari o generali, sia possibilmente implicabile a variazioni nei loro livelli del colesterolo delle lipoproteine a bassa densità (LDL-C). L’analisi di 19 studi di coorte che contavano oltre 65.000 individui ha rivelato un’associazione inversa fra la mortalità ed i livelli di LDL-C in oltre il 90% degli individui che avevano preso parte alle coorti; in alcuni dei rimanenti casi non è stata individuata alcune relazione mentre in una minoranza la mortalità è aumentata con la diminuzione dei livelli di LDL-C. Una tale scoperta risulta anzitutto discordante da ogni presupposto diffuso fino ad ora sugli effetti aterogenici del colesterolo e, specificamente, dei LDL-C; secondariamente mette in luce una necessaria rivalutazione delle raccomandazioni farmacologiche relativamente alla riduzione delle concentrazioni di LDL-C nei anziani come strumento di prevenzione di malattie cardiovascolari.
18 luglio 2016
Rivalutazione degli effetti di alcune forme di colesterolo negli adulti
Lack of an association or an inverse association between low-density-protein cholesterol and mortality in the elderly: a systematic review
U. Ravnskov et al.
BMJ, June 2016
www.group.bmj.com