Gli organi di stampa nazionali statunitensi hanno riportato il caso di una donna che, a seguito dell’uragano Harvey e della successiva contaminazione delle acque, è stata uccisa da un “batterio carnivoro”. Il titolo della notizia ed il termine usato per definire questa infezione, sebbene di grande richiamo, non è scientificamente corretto, come precisa successivamente l’Autrice. Infatti contrariamente a quanto la definizione possa far pensare non si è trattato di un batterio “carnivoro” ma del caso di una donna di 77 anni la cui morte era stata causata da una fascite necrotizzante. L’anziana signora aveva contratto la malattia a seguito di una caduta all’interno della propria abitazione che era stata inondata dall’acqua, inquinata, come conseguenza dell’uragano Harvey ed aveva riportato la frattura dell’arto superiore. La ferita riportata ha rappresentato la “porta di ingresso” dei batteri responsabile delle successive complicazioni che hanno portato a morte la paziente. Questi batteri in realtà sono responsabili della produzione di tossine che distruggono il tessuto connettivo determinando una condizione che richiede immediato trattamento antibiotico e chirurgico. Sono numerosi i batteri che possono causare la malattia. Il più comune è lo streptococco del gruppo A, altri possibili agenti causali sono l’E. coli, lo Staphylococcus aureus, l’Aeromonas hydrophila ed altri membri del genere Clostridium e Klebsiella.
5 ottobre 2017
Un batterio “carnivoro” uccide una donna dopo l’uragano Harvey
‘Flesh-Eating Bacteria’ From Harvey’s Floodwaters Kill a Woman
Maggie Astor
The New York Times, Sept. 28, 2017
https://www.nytimes.com/2017/09/28/health/necrotizing-fasciitis-houston-texas.html