E’ noto da anni come l’obesità sia associata a valori di PSA più bassi. Pertanto, quando il PSA viene utilizzato per lo screening del carcinoma della prostata viene consigliato e considerato necessario valutare l’indice di massa corporea (BMI) e la circonferenza della vita (WC) di un individuo. Tuttavia non è chiaro quale sia il meccanismo che sta alla base di questo effetto dell’obesità sul PSA. Pertanto gli Autori di questo articolo, affiliati alla struttura Medicine, University of Adelaide, Adelaide in Australia hanno studiato una coorte di 1.195 uomini che avevano un’età minima di 35 anni al momento del reclutamento, con dati demografici, antropometrici (indice di massa corporea (BMI), circonferenza della vita (WC), testosterone sierico (T), estradiolo (E2), PSA ed il quadro ematologico in due occasioni. Sono stati esclusi gli uomini con una storia di carcinoma della prostata o dei quali non era disponibile il PSA. Sono rimasti, dopo questa selezione, 970 uomini. Le valutazioni statistiche impiegate hanno cercato di valutare i potenziali meccanismi che collegano l’obesità al PSA. Dopo aver aggiustato per età, i livelli di PSA si sono dimostrati più bassi negli uomini con un maggiore WC (p = 0,001). I risultati di questo studio, e la complessa analisi statistica, hanno permesso agli Autori di indicare come, negli uomini obesi rispetto agli uomini normopeso, livelli più bassi di PSA possano essere spiegati sia dalle modificazioni ormonali caratterizzate da un rapporto E2/T elevato, che dall’emodiluizione. I fattori ormonali rappresentano quindi un elemento sostanziale ma sottovalutato.
13 luglio 2018
Una alterazione del quadro ormonale alla base dei valori più bassi di PSA nei soggetti obesi rispetto ai normopeso
The inverse relationship between prostate-specific antigen (PSA) and obesity
Adel Aref, Andrew D. Vincent, Michael O'Callaghan et al.
Endocr Relat Cancer June 25, 2018 ERC-17-0438
http://erc.endocrinology-journals.org/content/early/2018/06/25/ERC-17-0438