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24 gennaio 2017

Una rivalutazione sull’uso della sorveglianza attiva per il carcinoma prostatico nei pazienti a rischio intermedio

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Questo recente studio condotto presso il Sunnybrook Health Sciences Centre e la University of Toronto sostiene la non idoneità della sorveglianza attiva (AS) del carcinoma prostatico per i pazienti con un valore di 7 nella scala di Gleason. Mentre l’AS è comunemente utilizzata nella gestione dei casi di carcinoma prostatico a basso rischio, fino ad oggi non era chiaro quali potessero essere le ricadute in pazienti con la stessa malattia ma con rischio intermedio; ulteriori dubbi erano stati sollevati in seguito all’inserimento congiunto dei pazienti con un valore nella scala Gleason pari a 6 ed altri pari a 7 nella categoria a rischio intermedio. I ricercatori canadesi hanno cercato di chiarire questa situazione provando a comparare la sopravvivenza di pazienti con carcinoma a differente gradazione di rischio. I dati sono stati estratti da un database per raccolta prospettica e facevano riferimento al periodo compreso fra Novembre 1995 e Maggio 2013. I risultati ottenuti supportano la teoria per cui l’uso della AS dovrebbe essere ristretto ai pazienti esposti a basso rischio e a quelli a rischio intermedio con un valore 6 nella scala di Gleason; la AS non andrebbe invece applicata nei casi in cui il paziente a rischio intermedio abbia un valore pari a 7 nella scala di Gleason. Viene tuttavia specificato dagli autori come al momento non sono previste particolari restrizioni per l’uso della AS nei pazienti con malattia a rischio intermedio e che, inoltre, non ci sono prove definitive a supporto della loro tesi. Perciò ritengono opportuno considerare e consigliare la terapia nell’esclusiva eventualità in cui il paziente a rischio intermedio sia conscio dei potenziali problemi associati al metodo.

Active Surveillance for Intermediate Risk Prostate Cancer: Survival Outcomes in the Sunnybrook Experience

H.B. Musunuru, T. Yamamoto, L. Klotz et al.

The Journal of Urology, Dec 2016, 196, 6, 1651-1658

http://www.jurology.com/article/S0022-5347%2816%2931142-9/fulltext

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