La ricerca scientifica cerca da tempo di comprendere i meccanismi che portano alla comparsa della malattia di Alzheimer (AD), quali siano i suoi schemi di mutamento nel tempo e quale collegamento esista con il declino delle capacità cognitive. Così capita che sempre più individui in una fase presintomatica della malattia di Alzheimer siano oggetto di test per la profilassi secondaria. Fagan e colleghi hanno recentemente condotto uno studio in cui hanno dimostrato come i cambiamenti nei biomarcatori della AD durante la mezza età possano aiutare ad identificare gli individui che svilupperanno una demenza negli anni a seguire. La ricerca, basata sull’analisi dei biomarcatori del liquido cerebrospinale e di dati raccolti in un periodo di 10 anni fra pazienti di età compresa fra i 45 ed i 75 anni, ha dimostrato dei risultati promettenti; tuttavia gli autori riconoscono che è ancora troppo presto per poter usare questi biomarcatori per definire con certezza quali pazienti svilupperanno questa patologia.
21 agosto 2015
Uno studio sull’evoluzione della malattia di Alzheimer durante la vita del paziente
Longitudinal cerebrospinal fluid biomarker changes in preclinical Alzheimer disease during middle age
C.L. Sutphen, M.S. Jasielec, A.R. Shah, E.M. Macy, C. Xiong, A.G. Vlassenko, T.L.S. Benzinger, E.E.J. Stoops, H.M.J. Vanderstichele, B. Brix, H.D. Darby, M.L.J. Vandijck, J.H. Ladenson, J.C. Morris, D.M. Holtzman, A.M. Fagan
Jama Neurology, July 2015
www.archneur.jamanetwork.com