Negli Stati Uniti l’identificazione dello sporozoo noto come Babesia e presente nei dei campioni ematici umani verrà presto condotta utilizzando il nuovo saggio qualitativo della Grifols, Società che ha il Suo quartier generale a Barcellona, ma con una dimensione internazionale. La Grifols opera nel campo dello Scienze Biologiche, della Diagnostica ed Ospedaliero. Secondo i dati pubblicati in letteratura dai CDC (Centers for Disease Control and Prevention) sono oltre millesettecento i casi di piroplasmosi (o babesiosi) registrati in alcune delle maggiori città americane (es: New York, New Jersey, Minnesota, Maine) nel solo 2014, con un notevole impatto sulle specifiche zone localizzate nella parte Medioccidentale e Nordorientale degli US. L’inserimento del nuovo test Procleix Babesia nel protocollo di studio IND (Investigational New Drug), come stabilito dall’ente sanitario americano FDA (Food and Drug Administration), permetterà dunque di accertare la sua efficacia nel riconoscere le quattro forme di Babesia più comunemente riscontrate in ambito clinico e generalmente trasmesse all’uomo da animali infetti attraverso il morso delle zecche. Lo studio verrà condotto dai ricercatori in collaborazione con la Croce Rossa, effettuando lo screening degli acidi nucleici presenti nei campioni di sangue intero donati alle banche del sangue degli US; il focus sarà il riconoscimento del Babesia microti, il Babesia duncani, il Babesia divergens o il Babesia venatorum e, quindi, la presentazione dei dati per l’approvazione finale da parte della FDA all’uso nella pratica clinica.
5 settembre 2017
Via al testing del nuovo saggio della Grifols per l’identificazione della babesia
Press center
Grifols, Jul 2017
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