Lo screening del carcinoma del coloretto (CRC) mediante il test del sangue occulto nelle feci (FOBT) ha dimostrato di essere efficace nel ridurre la mortalità per questa patologia. Non è finora stato chiarito se, pur evidenziando lesioni pre cancerose, lo screening tramite dosaggio del sangue occulto sia in grado di ridurre l’incidenza del tumore invasivo.
Questo lavoro si è posto l’obiettivo di valutare l’impatto dello screening effettuato mediante FOB immunochimico (FIT) sull’incidenza e la mortalità del CRC.
Per la valutazione sono stati studiati i dati derivanti dal programma di screening attivo dal 2005 e dal registro Tumori della provincia di Reggio Emilia.
Nel periodo studiato, sono stati invitati 171.785 cittadini, il 70% dei quali ha eseguito il FIT almeno una volta (272.197 test). L’adesione alla coloscopia è stata di circa il 90%, sono stati registrati 2896 cancri, dei quali 1237 nel periodo di screening.
Sono state valutate le percentuali di incidenza, aggiustate per età e sesso, per il primo round, i round successivi e il periodo post screening comparate all’incidenza del periodo pre screening.
L’incidenza cumulativa e la mortalità basata sull’incidenza sono diminuite, dall’introduzione dello screening, rispettivamente del 10 e del 27%.
Gli autori concludono che lo screening effettuato mediate FIT porta a diminuzione dell’incidenza e della mortalità del CRC.
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