Gli eritroblasti sono precursori eritroidi , ma per tradizione e per comportamento analitico simile ad alcune popolazioni leucocitarie, vengono compresi nella EDC (Extended differential count o conta differenziale estesa).
Gli NRBC sono fisiologicamente presenti nel sangue periferico soltanto nel periodo neonatale e a basse concentrazioni. Possono essere presenti a concentrazioni elevate nella malattia emolitica del neonato. Recenti studi indicano una concentrazione aumentata nei prematuri e in coloro che risultano affetti da ipossia nel periodo perinatale.
Queste cellule, possono essere tuttavia presenti nel corso di numerose patologie anche nell’adulto: sindromi talassemiche, malattie mieloproliferative (specialmente mielofibrosi), metastasi midollari di tumori solidi, ematopoiesi extramidollare , e tutte le condizioni di stress emopoietico (setticemia, emorragia massiva, ipossia severa). In taluni casi la loro presenza è stata correlata alla gravità della prognosi: in soggetti ospedalizzati in reparti di chirurgia generale o cardiotoracica o in altre patologie ematologiche il tasso di mortalità risultò del 21,1% per i pazienti con NRBC mentre è risultato dell’ 1.2% per quelli senza. In questi pazienti inoltre la mortalità risultò crescere all’aumentare della concentrazione degli eritroblasti.
La persistenza degli NRBC nel sangue periferico di soggetti sottoposti a trapianto di cellule staminali si è dimostrata un fattore prognostico negativo, e anche in questa situazione il tasso di mortalità aumenta con la concentrazione di NRBC (100% di mortalità fra pazienti con concentrazioni di NRBC maggiore 0.2x 109/L)
In altri casi la concentrazione è risultata utile per valutare l’efficacia della terapia trasfusionale come nelle sindromi talassemiche in cui è consigliato mantenere una concentrazione di NRBC inferiore a 5/100 WBC. Ne consegue che è utile non solo individuare la presenza degli NRB ma anche di eseguirne il conteggio.
Il conteggio microscopico tradizionale, oltre ad avere i limiti di precisione e accuratezza tipici delle popolazioni cellulari poco rappresentate, viene eseguito solo nel caso ci sia una specifica richiesta (conteggio in situazioni tipiche note) o, eventualmente, qualora compaia il relativo flag strumentale.
Nelle altre condizioni la presenza di queste cellule può passare inosservata. Oltre alla mancata identificazione ciò porta ad una sovrastima del conteggio leucocitario e, nel caso del LDC (leucometria differenziale ossia determinazione della formula leucocitaria), anche dei linfociti. In queste situazioni il report strumentale può dar luogo a ingiustificati approfondimenti nel sospetto di malattia linfoproliferativa.
La determinazione degli NRBC viene effettuata su diversi strumenti utilizzando varie metodologie
L’analizzatore Coulter UniCel DxH 800 trova gli NRBC in una posizione definita dell’istogramma dell’impedenza dei WBC, proprio al di sotto della soglia dei WBC. Utilizzando la tecnologia VCS basata su volume, conduttività e scatter gli NRBC vengono anche identificati in una specifica regione del data-plot differenziale. Attraverso la conta delle due popolazioni cellulari presenti in entrambe queste aree lo strumento deriva il numero di NRBC.
L’analizzatore Advia 2120i identifica gli NRBC nell’area perossidasi negativa del canale Perox. Nel canale dei basofili, gli NRBC sono identificati in relazione alla densità nucleare e localizzati in una area tra neutrofili ed eosinofili. La differenza tra i nuclei presenti nell’area neutrofili/basofili del canale BASO e la somma di neutrofili e basofili nel canale Perox rappresenta il conteggio degli NRBC. La conta differenziale dei WBC viene corretta in presenza di NRBC.
Sugli strumenti Sysmex Serie XE, gli NRBC sono conteggiati in un canale dedicato attraverso lo scatter della luce e la fluorescenza in associazione con un lisante specifico che è responsabile della lisi selettiva degli RBC: lo strumento differenzia gli NRBC dalle altre cellule WBC e dalle cellule stromali grazie alle dimensioni e alla intensità della fluorescenza.
Gli strumenti Sysmex Serie XN, evoluzione della serie XE, introducono l’innovazione di un canale dedicato per la determinazione delle cellule bianche nucleate (WNR) per cui non è più necessaria la persistenza di un separato e dedicato per la determinazione degli NRBC. Nel canale WNR l’analizzatore misura la fluorescenza e il forward scatter. L’angolo della fluorescenza misura il contenuto di acidi nucleici per identificare gli NRBC nello stesso canale in cui vengono contati i globuli bianchi. L’angolo di dispersione frontale (forward scatter) misura le dimensioni cellulari. Questo porta alla individuazione di una popolazione di NRBC distinta e separata dagli altri NRBC.
Sull’analizzatore Mindray BC-6800 il conteggio degli NRBC viene effettuato in un canale dedicato attraverso scatter della luce a due angoli e segnale fluorescente. Le cellule così colorate vengono sottoposte a analisi tridimensionale 3D .
Sui NUOV ANALIZZATORI Mindray BC SERIE 6 BC-6200 e BC-6800 PLUS il nuovo canale di conteggio WNB fornisce contemporaneamente risultati per NRBC, Basofili e WBC-N. Questo sta a significare che il numero effettivo di NRBC può essere misurato in analisi CBC di routine, quando presenti nel campione.
La correzione automatica della conta dei WBC assicura l’accuratezza dei conteggi nei campioni neonatali. Consente la diagnosi di anemia emolitica. Supporta il monitoraggio delle malattie ematopoietiche. Riduce la percentuale di revisioni